Primavera (Stagioni 1)

(Premessa: in questo periodo, ho scritto quattro poesie (e relative immagini) legate alle stagioni. Questa è la prima, buona lettura! )

PRIMAVERA

Trionfo di rampicanti

di praline gustose

di farfalle gioiose

nell'aere viandanti.

Seduto sul prato

presi una margherita

e dopo averla sfiorita

rimasi sconsolato.

Stagion dell'amore

non avere alcun timore:

rimembrami ancor

quel sospiro nel cuor.

Sorrisi

SORRISI

Falsi sorrisi

di gente perbene

aperti al mondo

mostrando i denti.

Sorrisi sghembi

arricciati su se stessi

sguardo alto-basso

di persone altezzose.

Sorrisi cuciti

di chi è muto

vuoto

senz'anima.

Ma noi

siamo capaci

a sorridere?

Pensieri (4)

Premetto che questo pensiero è collegato con la mia ultima poesia… Dopo aver passato una notte a dormire e a svegliarmi – esatto, ho dormito male oggi – ho capito quanto sia importante sognare. Oggi non l’ho fatto ed ho avuto paura. Perché io...

 sono e respiro, sognando ad occhi aperti

Sembra una frase enigmatica, ma non lo è affatto: è semplicemente ciò in cui credo fermamente. Io vivo per sognare, sogno per vivere; io sogno perché vivo e sono vivo perché sogna.

Sembra banale pensare il contrario, ma molti non sognano: chi agisce per profitto, chi sceglie di andare a medicina o giurisprudenza per avere un lavoro sicuro, chi non vuole eccellere, ma si limita al proprio pezzetto di terra.

Chi non sogna muore, chi non sogna è già morto, ma non se ne accorge. Perciò sogno, e lo faccio ad occhi aperti, non ad occhi chiusi, non a mentalità ristretta, non avendo paura di ciò che sono e sogno.

E volete prendermi in giro per questo? Fatelo, non vi giudico: i sognatori non ascoltano i consigli dei morti.

La mia identità

LA MIA IDENTITA'

Sono e respiro

sognando ad occhi aperti.

Invocazione

INVOCAZIONE

Fiammella sottile

non spegnermi

il tuo cuore.

Fenice che anima

l'anima mia

non mi abbandonare.

O Musa, o implacabile Maria

aiutami

in questo difficile compito.

Senza Titolo

SENZA TITOLO

Incubo di notte nera

ma purtroppo è cosa vera,

ciò fa molto male quando sai

che assolutamente far ciò dovrai.

E quando vien la fatidica ora

preferisci diventare una tortòra,

almeno così voli via

lontano fino in ferrovia

e se ti uccidono per caso

poco male: non ti fai male al naso.

Meglio questo che quell'altra cosa

dove nessuna vita su lui si posa.

Tu ora chiedi, amico mio,

di parlare con cuore brio

di questo "Lui" che ho proclamato

ma facendo ciò rimango senza fiato.

Meglio fuggire e non sapere,

meglio morire e non cadere

in questo gran misfatti

a cui preferiresti un bello sfratto;

poiché molto lui più di morte è

e se lo incontri ti chiederai che:

"Era meglio questo, era meglio quello,

piuttosto che sorbire questo bordello"

Or,

se capir vorrai

aspettar domani

dovrai...