Viaggio in treno

VIAGGIO IN TRENO

"Il treno regionale delle ore 12.45 per Napoli Centrale è in partenza dal Binario 22".

Il viaggio di una giornata

il viaggio di un'intera vita

scandita dal rumore

di porte chiuse

di rotaie crocchianti

In piedi

la folla è troppa

corpi sudati che si schiacciano

in un complesso amplesso

non godibile

Il treno si ferma

linea elettrica staccata

palo della luce sul percorso

guasto al vagone merci

e il viaggio è rallentato

E' tempo perso

quello sui treni

ritardi,

momenti di vita

strappati alle persone.

"Il treno regionale delle ore 13.41 proveniente da Roma Termini e diretto a Napoli Centrale è in arrivo al Binario 1. Ci scusiamo per il disagio."

Strega

STREGA

Strega,

collo impreziosito da perle preziose

mani suadenti da maligna

occhi agghiaccianti e tondi.

Scialle sulle spalle

ne pudore o vergogna

nel mostrare i tuoi seni.

Sanguisuga

vuoi il mio sangue

vuoi la mia dannazione.

Strega,

so chi tu sei

ma mi lasci senza fiato.

Correnti

CORRENTI

Flussi intrecciati

come mani in un gioco

per bambini.

Linee affusolate

in un gorgoglio

liberate

dalla mano d'artista.

Chissà se

nel più profondo 

degli oceani

ci sia la pace?

Madama Morte

MADAMA MORTE

Silenzio! C'è la Morte

madama candida

signora vestita di blu

lo scettro regnante

la falce mietitrice.

Tutto affoga

in una pozza di sangue.

Recita

RECITA

Chi son'io?

Son l'attore di me stesso,

maschere messe in fila,

in bella mostra,

in una credenza scricchiolante.

Tu non sai che cos'è un falso sorriso,

ghigno di se stessi a se stessi,

crogiolando in un guscio vuoto,

pieno d'illusione.

Anche se avessi la verità in mano,

me ne farei solo un cappello da mettere in testa,

ago e filo non mi serviranno,

perché sarà già tutto cucito,

con una trama invisibile e avvolgente.

Cieco

CIECO

Orbo d'un occhio

vede piovre d'illusioni

che sprezzanti gli offrono fiori

Il sole non esiste...

oppure ce ne sono troppi.

Pensieri (1)

Molto spesso ho pensato che dovrei fare ordine nel mio cervello...

Mi immagino di aprirlo con una piccola chiave, girare il chiavistello, e poi… UP! Via il coperchio e si da’ inizio alle ricerche.

Prenderei ogni singolo filamento e comincerei a srotolarlo, a metterlo in riga, a disfarmi di tutte quelle ragnatele e cianfrusaglie che occupano spazio, inutilmente.

E già che ci sono, una bella spolverata e una bella passata con clenil e straccio, una bella lucidata alla mia zucca vuota; prima di riempirlo di nuovo.

E stavolta non mi faccio fregare, decido io come mettermi la testa a posto, come sistemare ogni singolo centro nervoso, quale sarà il collante dei miei pensieri, quanto spazio dare alle mie fantasie e quanto alla mia realtà; per poi condire il tutto con un po’ di buonsenso.

Chiuderò il coperchio e, con molta cautela, metterò del nastro isolante e un antifurto, così addio intrusi!

E poi andrò a sorseggiare un tè alla ciliegia, finalmente tranquillo e sereno.